Sabato mattina.
Ero in macchina con i miei due figli quando ad un tratto Rocco mi dice con voce stupita ed eccitata: “mamma, un buco!”
Io ero immersa nei miei pensieri: adesso accompagno Rocco al centro ludico, Emanuela al nido, subito dopo vado a fare la spesa, poi torno a casa a predisporre un lavaggio di lavatrice, riordinare, stirare, cucinare…
Il suo messaggio mi arriva due secondi dopo averlo enunciato.
Rispondo: “Cosa? Un buco? Dove?”
Rocco: “Lì mamma, torniamo indietro”. Penso: uff, che cos’è mò ‘sto buco! Tornare indietro? Ora perderemo tempo…
Guardo la strada avanti a me e mi lascio suggerire una soluzione da lei. A pochi metri c’è una rotonda che mi consente di fare inversione e ritornare indietro. Al diavolo il tempo, vediamo questo buco di cui mi parla mio figlio, mi ha incuriosita.
Io: “Ok, amore, ora mamma trova il modo per tornare indietro così tu mi indichi il buco, ok? Tieniti pronto. Avvisami in tempo così riesco a vederlo anch’io, ok?”
Rocco super gasato: “Sì mamma!”
Giro alla rotonda, senso opposto di marcia ed ecco il buco.
Era grande, poteva essere del diametro di un metro e mezzo, campeggiava nel bel mezzo di un’aiuola, al centro di un’altra rotonda.
Io: “Ah, ora ho visto anch’io il buco. Ma è grandissimo! Chi sa cosa ci metteranno dentro?!”
Rocco: “Che cosa ci metteranno dentro?”
Io: “Mah, forse un alberello, forse delle piantine o dei fiori. Vedremo nei prossimi giorni. Rocco, grazie per avermi fatto notare questo buco, mamma non se n’era proprio accorta.”
Questa vicenda mi ha fatto riflettere su un paio cose.
Quanto siamo distratti noi adulti dai nostri pensieri, dalle nostre incombenze che ci perdiamo lo stupore, le magie che ci circondano?
Caspita, ci ero passata davanti e neanche lontanamente l’ho osservato quel buco. Eppure era evidente!
Certo, era solo un buco nella terra, niente di speciale se vogliamo ma quante volte mi è capitato di passare davanti a manifesti colorati raffiguranti animali o a una strada in cui si incontravano due cagnolini in festa o a un pullman particolarmente colorato ed io avevo il para-occhi e non ho visto tutto ciò?
I bambini vivono in un mondo incantato. Osservano dai finestrini, notano quello che avviene sui marciapiedi, guardano il cielo, si incantano di fronte alla scia di un aereo, ti informano se c’è il sole, se piove, se è uscito l’arcobaleno.
I bambini scrutano, immaginano, si stupiscono. Sono molto più bravi di noi perché non danno giudizi, non hanno preconcetti. Guardano e ti riportano quello che vedono attraverso il loro filtro ingenuo, candito, incontaminato.
Lasciamoci guidare da loro, sono dei maestri eccellenti!
Per me è stato importante dare ascolto a Rocco, mi ha ricordato che ho un piccolo maestro sempre con me.
Per Rocco è stato importante ricevere ascolto. Si è sentito una personcina di valore, in grado di fornire un’indicazione interessante grazie alla quale la mamma si è lasciata trasportare per un attimo nel suo mondo magico.
In quel momento gli ho reso un grande servizio. L’ho ascoltato dandogli credito e prendendo sul serio la segnalazione che mi aveva fatto.
E’ importante soffermarsi su quello che ci vogliono dire i nostri figli. Serve ad entrambi.
Ah! Se volete vedere cosa è stato inserito nel buco guardate qui…
6 Commenti
Emanuela
Grazie mille Magda per averci raccontato questa storia! Seguirò il tuo blog con passione! Baci
18 Febbraio 2018 at 18:14Magda Braia
Grazie Emanuela, sono onorata di leggere il tuo feedback. Farò di tutto per non deludere le tue aspettative! Un abbraccio
18 Febbraio 2018 at 19:46Mariagrazia
Bellissimo spunto di riflessione.. Ma cosa hanno piantato???
18 Febbraio 2018 at 21:14Magda Braia
Mariagrazia, hanno piantato un alberello. Lo vedi nell’ultima foto in fondo all’articolo!
25 Febbraio 2018 at 10:06Giovanna
condivido pienamente cn te carissima loro ci fanno crescere capire e vedere con i loro occhi innocenti tante cose meravigliose di questo mondo.
18 Febbraio 2018 at 23:54Magda Braia
Esatto Giovanna! Un abbraccio
25 Febbraio 2018 at 10:09